L’esperienza di generazioni di costruttori, ci insegna che i materiali da costruzione sono fortemente legati al territorio, fondamentalmente per due ragioni: la filiera corta ottimizza i costi, alimenta l’economia locale e riduce sprechi di energie e risorse per trasporti. La seconda, ma non per importanza, la durevolezza collaudata dei materiali autoctoni e la ineguagliabile resistenza alle condizioni climatiche del luogo.

Non è quindi un caso se il legno è storicamente utilizzato, visto il suo peso ridotto, come elemento da costruzione esclusivamente per coperture e marginalmente anche per solai, ma mai per strutture portanti verticali.

Inoltre, realizzando un’intelaiatura in calcestruzzo armato con tamponamenti in termolaterizio pesante:

– Si costruisce in modo duraturo e resistente

– Si fa uso di materie prime naturali (acqua, sabbia, ghiaia e argilla e biocomponenti come la farina di legno e il sughero di recupero)

– Si utilizzano materiali completamente riciclabili

– Si ottiene un elevato isolamento termoacustico e la massima permeabilità al vapore, abbinati ad altrettanta resistenza al fuoco

– Si contribuisce alla sostenibilità ambientale

– Si ottiene certezza di prestazione e abbattimento dei tempi di lavorazione

– Si ottiene pulizia e migliore gestione delle fasi lavorative in cantiere, riducendo la produzione di inquinanti.